GTE / Grande Traversata Elbana
2021


La Grande traversata Elbana è l'itinerario principale che attraversa tutta l'Isola d'Elba: partendo dai paesi dell'estremità nord-orientale fino ad arrivare alla costa occidentale, passando sui rilievi che formano l'ossatura dell'isola, scoprendone i golfi e le insenature, ammirando le altre isole dell’Arcipelago Toscano (Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona), seguendo i sentieri e le strade bianche che per secoli sono stati le vie sicure degli elbani per andare dalle terre del ferro a quelle del granito.

L’itinerario per la MTB differisce da quello escursionistico che viene solitamente percorso in tre giorni di cammino.



Ho deciso di percorrere la strada asfaltata da Cavo fino a Rio Marina e da qui fino a le Panche (310 m) dove incontro il GTE escursionistico e la strada bianca, sarei potuto passare dalla zona del Lago Rosso e le miniere di Cavo oppure risalire il sentiero DH Vignola che da Aia di Cacio scende alle pendici del Monte Grosso incontrando la SP33 Via della Parata ma sono itinerari che ho già fatto i giorni scorsi e oggi preferisco superare velocemente questa parte per scoprire e godermi il resto dell’isola.
La strada sale, molto, fino alla Cima del Monte (515 m), il fondo è sassoso e devo spingere, dalla cima intravedo tutta l’isola e il percorso che devo seguire. Ora dopo una breve parte più tecnica condivisa con qualche capra selvatica si scende velocemente fino ad Acqubona (30 m), qui si percorre un breve tratto asfaltato per poi tornare a salire la Via del Colle Reciso fino all’omonimo passo.



Si continua poi comodamente in quota fino alla discesa sul Colle di Procchio da dove, proseguendo prima in direzione Sud, si imbocca la strada che con una lunga salita conduce al caratteristico paese di Poggio.
L’ambiente è completamente cambiato, quasi alpino, la roccia non è più ferrosa ed il fondo ha lasciato il caratteristico colore rosso dei primi kilometri al grigio del granito. Si sale ancora faticosamente passando sotto alla bidonvia gialla che risale il versante Nord del Monte Capanne portando i turisti in quota ad ammirare il panorama. L’ombra della montagna e nuovamente la discesa mi rinfrescano prima dell’ultimo strappo, una Via Crucis che dal Campo al Castagno conduce alla Madonna del Monte.
É bene identificare questo punto perchè da qui si può scegliere di scendere verso Marciana e poi Marciana Marina per concludere l’itinerario.



Diversamente si prosegue, con la vista che spazia verso la Corsica, le sue montagne ed il Monte Cinto (2706 m), così vicine che pare si possano toccare.
Il sentiero è cambiato e a tratti si percorre il lastricato voluto da Napoleone, si raggiunge poi il Semaforo ed infine un lungo, faticoso e tecnico trail in discesa, con il sole della sera in faccia, mi conduce alla meta: Chiessi e un paio di birre ghiacciate. Per chi non fosse provvisto di una bici da DH o di una buona tecnica di discesa questi ultimi metri di dislivello saranno, ahimè, da completare a piedi.



Itinerario splendido che permette di conoscere l’isola a cui troppe volte si danno le spalle per godere solo del mare ma che ha in realtà al suo interno, tra le valli e le alture un tesoro da scoprire.